Domenica 25 maggio presso la basilica
della Madonna dell’Olmo si è svolto un concerto in onore di San Filippo Neri,
la cui memoria ricorre il 26 maggio. Egli fu un sacerdote italiano, venerato
come santo dalla Chiesa
cattolica. Fiorentino d'origine, si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, dove decise di
dedicarsi alla propria missione evangelica in una città corrotta e pericolosa,
tanto da ricevere l'appellativo di «secondo apostolo di Roma». Radunò attorno a
sé un gruppo di ragazzi
di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e
giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe, in
seguito, divenuto l'Oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria
congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575. Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il «santo della gioia» o il «giullare di Dio».
Il concerto ha inizio alle ore 21:00 con una presentazione, da parte di Padre
Candido del Pizzo, frate presso il convento S. Francesco e S. Antonio, dei cori
partecipanti, che il collaborazione con don Giuseppe Ragalmuto, sacerdote della
Madonna dell’ Olmo, ha organizzato questo evento. Il primo coro a esibirsi è
stato quello della Madonna dell’ Olmo guidato dall’ organista Valerio e dal
maestro Maurizio; a seguire quello della Divina Provvidenza, guidato da padre
Candido del Pizzo e accompagnato dall’organista Ida Della Rocca, e infine il
coro della GiFra, soprannominato coro “Arcobaleno” per le magliette colorate
indossate durante l’evento. I gifrini, inclusi due araldini, i fratelli più
piccoli della famiglia francescana, hanno eseguito tre canti: Madre dell'alba, il
Magnificat di Frisina e Ave Maris Stella, riscuotendo grande successo. Tutto è
stato reso possibile grazie alla
direzione e all'accompagnamento dell'organista e gifrina Ida Della Rocca, che
con grande pazienza e maestria ha
aiutato i ragazzi a prepararsi per questo evento. Alla fine del concerto padre
Candido ha voluto omaggiare i presenti con un canto improvvisato che ha visto
la partecipazione dei tre cori e dell’assemblea partecipante.
Molta ansia e paura di sbagliare aleggiava dietro le quinte, ma i ragazzi si sono fatti forza a vicenda, consapevoli che i loro canti erano doni per il Signore.
Con queste poche righe la Gioventù Francescana di Cava de’ Tirreni vuole ringraziare quanti hanno partecipato e assistito al concerto. Un sentito ringraziamento va alla comunità della Madonna dell’Olmo, a Don Giuseppe Ragalmuto, a Padre Candido Del Pizzo, a Ida Della Rocca e, in particolare, un grazie ai giovani della parrocchia della SS. Annunziata per la loro presenza.
Molta ansia e paura di sbagliare aleggiava dietro le quinte, ma i ragazzi si sono fatti forza a vicenda, consapevoli che i loro canti erano doni per il Signore.
Con queste poche righe la Gioventù Francescana di Cava de’ Tirreni vuole ringraziare quanti hanno partecipato e assistito al concerto. Un sentito ringraziamento va alla comunità della Madonna dell’Olmo, a Don Giuseppe Ragalmuto, a Padre Candido Del Pizzo, a Ida Della Rocca e, in particolare, un grazie ai giovani della parrocchia della SS. Annunziata per la loro presenza.