giovedì 4 settembre 2014

“LA BELLEZZA DEL CORAGGIO”

Il sostantivo coraggio risulta a noi una parola astratta, ma in realtà è più concreta di quanto pensiamo: una buona dose di coraggio la impieghiamo infatti in tutte le nostre azioni quotidiane, nelle nostre scelte, nelle relazioni con gli altri. Tanti sono gli esempi di uomini e donne coraggiosi, ma l’esempio più vicino a noi è quello di San Francesco, umile fraticello di Assisi di cui noi seguiamo le orme; quest’ ultimo ha mostrato coraggio nelle scelte quotidiane vivendo pienamente in Vangelo, scegliendo una vita priva di ricchezze per abbracciare Madonna povertà; ha avuto coraggio nell’ avere un colloquio con il sultano creando un dialogo religioso  o nell’ approvazione della regola.
“La bellezza del coraggio” è stata proprio la tematica che ha accompagnato noi giovani francescani nel vivere, dal 22 al 24 agosto 2014, il campo estivo della GIFRA presso il Santuario della Madonna della Libera a Castellammare di Stabia. Ci siamo soffermati su tre aspetti del coraggio:

- il coraggio dl quotidiano
- il coraggio di affidarsi 
- il coraggio di amare

Con il coraggio del quotidiano abbiamo voluto mettere in evidenza come il Signore non ci chieda azioni eroiche, ma “coraggi quotidiani”. Il coraggio dei piccoli passi, non l’evento storico o il grande gesto. Il coraggio è caricarsi di fatica, caricarsi lo zaino di tutte quelle sfaccettature imprevedibili della vita.
Con il coraggio di affidarsi abbiamo riscoperto il valore della fiducia e quanto essa si intrecci profondamente con la vita dei giovani: ciò emerge dal forte desiderio di avere persone accanto di cui potersi fidare fino in fondo e, nel contempo, di guadagnarsi la fiducia altrui. Fidarsi e affidarsi ad altre persone richiede comunque una buona dose di coraggio. I giovani ne sono capaci? Per noi cristiani poi il valore dell’affidarsi assume un significato tutto speciale:Gesù, infatti, il nostro modello ed e nelle sue mani che vogliamo mettere la nostra esistenza.Guardare a Gesù in tale prospettiva, per un giovanissimo, può non essere semplice, eppure abbiamo tanti esempi luminosi digiovani che si sono lasciati abbracciare e guidare da Lui. Scegliere Gesù e decidere di seguirlo può si costare fatica ma euna scelta in controtendenza che, come dice Papa Benedetto,non toglie nulla ma anzi dona tutto. La fiducia in Gesù vadunque alimentata attraverso una relazione costante. La preghiera, l’ascolto fedele della Parola, il discernimento, l’accompagnamento spirituale, la vita della Chiesa, la carità,sono strumenti che ravvivano l'amicizia con il Signore e ildesiderio di affidarsi a Lui.
Infine, con il coraggio di amare abbiamo voluto aiutare i giovani a trovare il coraggio di lasciarsi conoscere e amare dagli altri per quello che sono con le proprie povertà e le proprie ricchezze; e ad amare gli altri senza giudicarli o idealizzarli a priori, ma accogliendone qualità e fragilità.
I giovani vivono tante relazioni, più o meno profonde e significative. Ma si sentono amati davvero? E, soprattutto, hanno il coraggio di aprirsi agli altri senza maschere riconoscendo e mostrando tutte le loro sfaccettature, sia quelle di cui vanno orgogliosi, sia quelle che più temono? Solo così, infatti, permetteranno agli altri di conoscerli veramente e di poterli amare per quello che sono.

Allo stesso tempo l'amore chiede qualcosa anche a ciascuno di noi: non solo infatti lo riceviamo dagli altri e da Dio, ma esso ci impegna in prima persona ad essere capaci di amare. Amare, però, significa andare in profondità, vincendo la tentazione di fermarci ad una conoscenza superficiale di chi abbiamo accanto, ma impegnandoci a coglierne anche i lati meno evidenti, senza paura discoprirne sia le qualità che le piccole povertà.

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