venerdì 14 marzo 2014

CON FRANCESCO PROFETI TRA LA GENTE


Eccoci qua, a distanza di un anno, si rinnova per la nostra fraternità l’impegno di seguire le orme di San Francesco d’Assisi. Infatti, domenica 23 febbraio, presso il convento di San Francesco e Sant’Antonio, i gifrini della fraternità di Cava de’Tirreni hanno partecipato al rito della Promessa e dell’Accoglienza, durante la S. Messa delle ore 19:00, celebrata dall’assistente regionale fra Pietro Isacco.
L’emozione e la tensione si notano subito sui volti dei gifrini, sin dal canto iniziale, per poi passare alle  letture fino al cuore del rito. Dopo la ricca e coinvolgente omelia del celebrante, il presidente della fraternità chiama i ragazzi che devono rinnovare la promessa che, con il loro “Eccomi”, rispondo convinti alla chiamata del Signore. I giovani francescani riprendono l’impegno già assunto negli anni passati ma con nuovo spirito. Essi promettono di vivere la loro giovinezza immersi nel Cristo Gesù e sull’esempio del mite Poverello d’Assisi. In particolare, vogliono mettere al centro l’Eucarestia, avere come guida il Vangelo, riconoscere la Chiesa come Madre e i poveri e gli ultimi come fratelli. Beh, parole non di poco conto che sentite pronunciate da dei giovani assumono un’importanza e un carisma diverso.
Dopo di ciò ai gifrini vengono consegnati due simboli: uno è il Tau, molto utilizzato da San Francesco e che poi diventerà il simbolo francescano per eccellenza grazie alla sua semplicità ed umiltà. Simbolo che non rappresenta la moda del momento, ma che rispecchia lo stile di vita che i gifrini intendono seguire.
Il secondo simbolo è il Nostro Volto, ovvero, un documento in cui è contenuta la forma di vita che ogni gifrino si impegna ad osservare.
A questo punto ha inizio il rito dell’Accoglienza nel quale i candidati presentano la loro richiesta di poter essere accolti all’interno della fraternità per vivere con più intenso impegno e diligenza la grazie e la consacrazione battesimale e seguire Gesù Cristo secondo l’esempio di San Francesco.
Come in precedenza, anche i gifrini accolti ricevono il Tau e il Nostro Volto lasciando poi spazio ad altri giovani che si impegnano a frequentare e scoprire la fraternità. In quel momento forse si è assaporata la gioia vera, che non sta nel promettere delle cose al Signore, ma nel guardarsi intorno e vedere dei giovani insieme riuniti intorno all’altare che vogliono condividere la loro giovinezza in fraternità.
La celebrazione poi continua con l’offertorio animato dalla fraternità durante il quale vengono portati all’altare il pane e il vino, il crocifisso di San Damiano, simbolo della missione donata da Dio a Francesco, e i sandali, simbolo del cammino che i giovani vogliono intraprendere per seguire Gesù. La messa termina con un canto che la fraternità vuole offrire, un po’ come un piccolo dono, alla comunità e al Signore come ringraziamento.
Come un po’ tutti gli eventi importanti, non può mancare il momento conclusivo rappresentato dalla festa, in cui si da sfogo un po’ a tutte le tensioni e le paure accumulate pochi minuti prima e si condivide insieme la gioia di essere fratelli.

In quest’occasione la fraternità vuole rivolgere il proprio invito a tutti quei giovani che intendono approfondire il loro rapporto con Gesù scegliendo la via umile e povera tracciata da San Francesco.  Vi aspettiamo, presso la saletta OFS- GiFra al Convento San Francesco e Sant'Antonio, il martedì per le prove di canto alle ore 19:45, il giovedì per l’incontro di formazione alle ore 21:00 e alla S. Messa domenicale alle ore 19:00.


POSERO’ I MIEI PASSI SUI TUOI PER SOGNARE

Sono passati ormai pochi mesi dall’ultimo momento che ha visto protagonisti i piccoli della Famiglia Francescana, ovvero la loro Promessa, celebratasi a Novembre in occasione della festa di Cristo Re. Domenica 9 febbraio si è celebrata la “Festa dell’Eccomi”, che ha visto partecipi non solo gli Araldini ma anche le loro famiglie. Come Giuseppe e Maria portarono Gesù al tempio per offrirlo al Signore, così i genitori degli Araldini hanno presentato i loro figli a tutta la Famiglia Francescana, affidandoli a Dio e impegnandosi a sostenere la loro Promessa. È un momento di pieno coinvolgimento dei genitori perché si impegnano ad essere i primi educatori nella fede e della vita cristiana per i propri figli. Il rito si è svolto dopo l’Omelia del celebrante, Padre Candido del Pizzo. I genitori, che sono stati i protagonisti di questo momento, sono stati chiamati all’altare e hanno ringraziato il Signore per il dono della maternità e della paternità e li hanno affidati a Lui affinché possano essere nel mondo segni di speranza, di amore e di gioia, di pace e veri testimoni sull’esempio di Francesco e Chiara d’Assisi. Inoltre si sono impegnati a proteggere e ad educare i propri figli. I genitori, poi, hanno fatto spazio ai piccoli francescani. Ogni Araldino è stato chiamato ancora una volta a pronunciare il suo “Eccomi” alla chiamata del Signore e a confermare gli impegni assunti durante la Promessa. Con il loro entusiasmo si sono impegnati ad aiutare il prossimo a scoprire tutte le cose belle della vita. Successivamente, durante l’offertorio, una famiglia rappresentante ha portato i doni all’altare, il Pane, il Vino e il Tau, simbolo dell’appartenenza alla Famiglia Francescana. La celebrazione si è conclusa con un canto animato dai bambini, appuntamento ormai consueto dei loro momenti importanti. Dopo la S. Messa, gli Araldini non hanno perso l’occasione di festeggiare tutti insieme, con la propria famiglia e quella francescana, ed è stata una grande emozione.

Gli Araldini (dai 5 ai 13 anni) in questo mese si incontrano domenica 16 e 30 marzo alle ore 17:45 e domenica 13 aprile alle ore 17:45, presso la saletta OFS- GiFra al Convento San Francesco e Sant'Antonio, per conoscere insieme gli insegnamenti di Gesù e dei suoi amici Francesco e Chiara d’Assisi. Vi aspettiamo!


FRATERNITÀ, FONDAMENTO E VIA PER LA PACE

“In questo mio primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, desidero rivolgere a tutti, singoli e popoli, l’augurio di un’esistenza colma di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni uomo e di ogni donna alberga, infatti, il desiderio di una vita piena, alla quale appartiene un anelito insopprimibile alla fraternità, che sospinge verso la comunione con gli altri, nei quali troviamo non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere ed abbracciare”, con queste parole ha esordito Papa Francesco nel suo messaggio per la pace.
In questi mesi, ripetutamente, ci sono state offerte immagini di guerra e di distruzione in varie parti del mondo. Sono angosciosi venti di guerra che continuano a scuotere l’umanità intera come un uragano che agita una foresta arrecando ovunque distruzione e morte e il rumore delle armi è ancora forte e assordante e tenta ogni giorno di spegnere la speranza nel cuore dell’uomo. Eppure i giovani vogliono credere nella pace, essere giovani della pace, della convivenza pacifica con i lontani e i vicini di ogni paese e continente. La gioventù francescana per il mese di gennaio 2014 si è impegnata a promuovere la pace. Primo appuntamento è stata la  partecipazione alla Via Pacis, organizzata dall'Arcidiocesi e dal Punto Pace Pax Christi, sabato 18 gennaio. La manifestazione prevedeva la partenza dal convento di San Francesco e S. Antonio per poi percorrere tutto corso Umberto I e terminava nel salone Paolo VI del palazzo vescovile. La Via Pacis è stata strutturata in sei “punti luce”: ad ogni tappa ci si sofferma su un tema proposto da Papa Francesco nel suo messaggio per la XLVII Giornata Mondiale della Pace, ognuno affidato ad una realtà locale. Alla GiFra, insieme all’OFS,  è stata affidata la tappa incentrata sul ruolo che ha la fraternità di aiutare a custodire e a coltivare la natura. Lo slogan proposto dalla fraternità  è tratto da un passo del Cantico delle Creature scritto da San Francesco d'Assisi: "Laudato si Mi Signore per Sora nostra madre Terra la quale ne sustenta et governa e produce fructi, fiori et herba". Inoltre ad ogni tappa è stata integrata una testimonianza per mostrare alle persone presenti che la Pace non è un’ utopia ma è possibile realizzarla con gesti semplici nel nostro quotidiano. La Via Pacis è giunta al Duomo di Cava de’ Tirreni a suon di musica, dove si è assistito al momento più forte della serata con la testimonianza di padre Alex Zanotelli, sacerdote del quartiere Sanità di Napoli e grande missionario nel mondo, che ha raccontato la sua esperienza di vita incentrata sul Vangelo, sulla Pace, sulla salvaguardia del creato e sull’essere vicino ai poveri e gli ultimi che soffrono. L’incontro è stato davvero toccante e profondo perché Padre Alex ha vissuto sulla sua pelle i disagi e le difficoltà dei popoli africani e sud americani ed ha saputo trasmettere queste emozioni ai presenti. Ha fatto capire che il mondo è governato da pochi, ma che noi, nel nostro piccolo e nel nostro quotidiano, possiamo cambiarlo.


Secondo appuntamento proposto dalla GiFra è stato domenica 26 gennaio. I giovani francescani hanno sensibilizzato la comunità  distribuendo estratti del messaggio del Santo Padre al termine delle sante Messe con un invito a concludere il mese della pace con una veglia svoltasi il 30 gennaio alle 20:30 presso il convento di San Francesco e Sant’Antonio aderente all’ iniziativa “Dipingi le piazze di pace”. La veglia, presieduta da padre Candido del Pizzo e animata da tutti i ragazzi della Gifra, si è svolta in tre momenti legati al messaggio di Papa Francesco. Ogni momento è contrassegnato da un dono: la lampada, simbolo della luce di Cristo che illumina i nostri cuori e ci fa essere solidali con tutti gli uomini; il crocifisso di San Damiano, simbolo di Cristo venuto nel mondo per tutti gli uomini di ogni razza e di ogni cultura; il mappamondo, per preparare alla pace il cuore di ogni cittadino del mondo. Durante l’ultimo momento ai presenti è stato distribuito un cartoncino su cui poter scrivere una riflessione sulla pace per affidare al Padre i nostri progetti di pace. La veglia si è conclusa con la lettura di una toccante riflessione di don Tonino Bello.