Eccoci qua, a distanza di un anno, si
rinnova per la nostra fraternità l’impegno di seguire le orme di San Francesco
d’Assisi. Infatti, domenica 23 febbraio, presso il convento di San Francesco e
Sant’Antonio, i gifrini della fraternità di Cava de’Tirreni hanno partecipato
al rito della Promessa e dell’Accoglienza, durante la S. Messa delle ore 19:00,
celebrata dall’assistente regionale fra Pietro Isacco.
L’emozione e la tensione si
notano subito sui volti dei gifrini, sin dal canto iniziale, per poi passare
alle letture fino al cuore del rito.
Dopo la ricca e coinvolgente omelia del celebrante, il presidente della
fraternità chiama i ragazzi che devono rinnovare la promessa che, con il loro
“Eccomi”, rispondo convinti alla chiamata del Signore. I giovani francescani
riprendono l’impegno già assunto negli anni passati ma con nuovo spirito. Essi
promettono di vivere la loro giovinezza immersi nel Cristo Gesù e sull’esempio
del mite Poverello d’Assisi. In particolare, vogliono mettere al centro
l’Eucarestia, avere come guida il Vangelo, riconoscere la Chiesa come Madre e i
poveri e gli ultimi come fratelli. Beh, parole non di poco conto che sentite
pronunciate da dei giovani assumono un’importanza e un carisma diverso.
Dopo di ciò ai gifrini
vengono consegnati due simboli: uno è il Tau, molto utilizzato da San Francesco
e che poi diventerà il simbolo francescano per eccellenza grazie alla sua
semplicità ed umiltà. Simbolo che non rappresenta la moda del momento, ma che
rispecchia lo stile di vita che i gifrini intendono seguire.
Il secondo simbolo è il
Nostro Volto, ovvero, un documento in cui è contenuta la forma di vita che ogni
gifrino si impegna ad osservare.
A questo punto ha inizio il
rito dell’Accoglienza nel quale i candidati presentano la loro richiesta di
poter essere accolti all’interno della fraternità per vivere con più intenso
impegno e diligenza la grazie e la consacrazione battesimale e seguire Gesù
Cristo secondo l’esempio di San Francesco.
Come in precedenza, anche i
gifrini accolti ricevono il Tau e il Nostro Volto lasciando poi spazio ad altri
giovani che si impegnano a frequentare e scoprire la fraternità. In quel
momento forse si è assaporata la gioia vera, che non sta nel promettere delle
cose al Signore, ma nel guardarsi intorno e vedere dei giovani insieme riuniti
intorno all’altare che vogliono condividere la loro giovinezza in fraternità.
La celebrazione poi continua
con l’offertorio animato dalla fraternità durante il quale vengono portati
all’altare il pane e il vino, il crocifisso di San Damiano, simbolo della
missione donata da Dio a Francesco, e i sandali, simbolo del cammino che i
giovani vogliono intraprendere per seguire Gesù. La messa termina con un canto
che la fraternità vuole offrire, un po’ come un piccolo dono, alla comunità e
al Signore come ringraziamento.
Come un po’ tutti gli eventi
importanti, non può mancare il momento conclusivo rappresentato dalla festa, in
cui si da sfogo un po’ a tutte le tensioni e le paure accumulate pochi minuti
prima e si condivide insieme la gioia di essere fratelli.
In quest’occasione la
fraternità vuole rivolgere il proprio invito a tutti quei giovani che intendono
approfondire il loro rapporto con Gesù scegliendo la via umile e povera
tracciata da San Francesco. Vi
aspettiamo, presso la saletta OFS- GiFra al Convento San Francesco e
Sant'Antonio, il martedì per le prove di canto alle ore 19:45, il giovedì per
l’incontro di formazione alle ore 21:00 e alla S. Messa domenicale alle ore
19:00.
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