I ragazzi hanno deciso di proporre un’alternativa alla festa pagana di Halloween,
di trascorrere questo giorno in maniera differente: non
maschere di streghe, fantasmi o zucche, ma volti di Santi con lo scopo di
trascorrere una serata di riflessione e preghiera, ma anche di divertimento.
I Santi scelti come testimoni di santità sono stati: San Giovanni Paolo II, San Giovanni Bosco, Chiara Luce Badano, San Domenico Savio, Santa Maria Goretti e Pier Giorgio Frassati.
La festa è iniziata in piazza con un momento di animazione, curato dal gruppo giovani SS. Annunziata e dalla Gioventù Francescana di Cava de’ Tirreni, con vari balli che hanno riscaldato la fredda serata coinvolgendo i giovani delle diverse parrocchie ed anche passanti, giunti con la voglia di andare controcorrente.
A seguire i ragazzi si sono cimentati in una rivisitazione della commedia “ De Pretore Vincenzo” di E. De Filippo, in cui Pasquale Esposito, un ladro di paese, arriva alle porte del Paradiso, chiedendo di entrarvi. Dopo varie vicissitudini, con l'aiuto di San Gennaro, è riuscito ad esaudire il proprio desiderio.
La rappresentazione si è conclusa con i ragazzi, vestiti da vari Santi, che hanno cantato e ballato sulle note del “Cantico delle Creature” di San Francesco. Uno sketch molto divertente ma che allo stesso tempo ha sottolineato la bontà del Signore, un Dio che non si stanca mai di perdonare.
Si è passati poi al momento di Adorazione all'interno della cattedrale, preparato dalle Suore Francescane Alcantarine di Passiano. Il tema centrale è stato l'amore nelle sue varie forme: l'amore che prende per mano, l'amore fedele e stabile, l'amore che sa attendere, l'amore che lascia liberi, l'amore che si dona, l'amore che sa perdonare e infine l'amore che ama “com-passione”. I vari momenti sono stati rappresentati tramite le parole di Papa Francesco e una videointervista di Giastin, una ragazza affetta da amiotrofia spinale soprannominata “sorriso di Dio. Questa testimonianza ha suscitato nei cuori dei gifrini tanta ammirazione nei suoi confronti per la gioia e voglia di vivere, ma anche emozione. In particolare, la risposta alla domanda “Cosa serve per essere felici? Pregare e amare Dio” ha reso ancora più forte la voglia dei ragazzi di proseguire questo cammino di fede.
Dopo la reposizione del Santissimo, un momento di silenzio ha invaso la cattedrale durante il quale, ognuno dei presenti, ha affidato al Signore le proprie riflessioni, intenzioni e preghiere, silenzio poi conclusosi con il canto finale.
Successivamente i ragazzi hanno condiviso muffin e hanno ricevuto immagini dei Santi protagonisti della serata con stralci della loro vita.
I Santi scelti come testimoni di santità sono stati: San Giovanni Paolo II, San Giovanni Bosco, Chiara Luce Badano, San Domenico Savio, Santa Maria Goretti e Pier Giorgio Frassati.
La festa è iniziata in piazza con un momento di animazione, curato dal gruppo giovani SS. Annunziata e dalla Gioventù Francescana di Cava de’ Tirreni, con vari balli che hanno riscaldato la fredda serata coinvolgendo i giovani delle diverse parrocchie ed anche passanti, giunti con la voglia di andare controcorrente.
A seguire i ragazzi si sono cimentati in una rivisitazione della commedia “ De Pretore Vincenzo” di E. De Filippo, in cui Pasquale Esposito, un ladro di paese, arriva alle porte del Paradiso, chiedendo di entrarvi. Dopo varie vicissitudini, con l'aiuto di San Gennaro, è riuscito ad esaudire il proprio desiderio.
La rappresentazione si è conclusa con i ragazzi, vestiti da vari Santi, che hanno cantato e ballato sulle note del “Cantico delle Creature” di San Francesco. Uno sketch molto divertente ma che allo stesso tempo ha sottolineato la bontà del Signore, un Dio che non si stanca mai di perdonare.
Si è passati poi al momento di Adorazione all'interno della cattedrale, preparato dalle Suore Francescane Alcantarine di Passiano. Il tema centrale è stato l'amore nelle sue varie forme: l'amore che prende per mano, l'amore fedele e stabile, l'amore che sa attendere, l'amore che lascia liberi, l'amore che si dona, l'amore che sa perdonare e infine l'amore che ama “com-passione”. I vari momenti sono stati rappresentati tramite le parole di Papa Francesco e una videointervista di Giastin, una ragazza affetta da amiotrofia spinale soprannominata “sorriso di Dio. Questa testimonianza ha suscitato nei cuori dei gifrini tanta ammirazione nei suoi confronti per la gioia e voglia di vivere, ma anche emozione. In particolare, la risposta alla domanda “Cosa serve per essere felici? Pregare e amare Dio” ha reso ancora più forte la voglia dei ragazzi di proseguire questo cammino di fede.
Dopo la reposizione del Santissimo, un momento di silenzio ha invaso la cattedrale durante il quale, ognuno dei presenti, ha affidato al Signore le proprie riflessioni, intenzioni e preghiere, silenzio poi conclusosi con il canto finale.
Successivamente i ragazzi hanno condiviso muffin e hanno ricevuto immagini dei Santi protagonisti della serata con stralci della loro vita.
È stata una bella serata, alternativa alle solite feste profane
proposte dalla società e con l’incoraggiamento di Papa Francesco: “Andate controcorrente.
Andate avanti. Ma con i valori della bellezza, della bontà e della verità», ci
auguriamo di camminare sui passi di Cristo, sull’esempio del mite Poverello di
Assisi e di avere sempre il Vangelo come guida nella vita di tutti i giorni.
Sperando di essere ancora più numerosi ci rivediamo alla prossima edizione!
Sperando di essere ancora più numerosi ci rivediamo alla prossima edizione!
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