Anche quest’anno non poteva mancare l’appuntamento della
scuola regionale di formazione vissuta insieme ai fratelli dell’Ordine
Francescano Secolare a Nola, presso il Seminario Vescovile. Le scuole di
formazione che viviamo hanno l’obiettivo di migliorare sempre più il nostro
essere cristiani, il nostro essere testimoni di Cristo sull’orme di Francesco,
il nostro essere fraternità. La tematica della giornata, “Dalla Vite alla Vita”, ha avuto come riferimento la lettera di Papa
Francesco inviata il 22 Dicembre 2014 alla Curia Romana e si è riflettuto sul
vivere il nostro Servizio cibandosi prima di Cristo ed andando incontro a Lui,
impegnandoci nella vita di Fraternità, sociale e familiare da veri cristiani,
piuttosto che badare alla vana gloria, a desideri e sogni personali. "Io sono la vite e il Padre mio è
l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto lo taglia e ogni tralcio
che porta frutto lo pota perché porti più frutto…”, frate Lorenzo ci ha
spiegato quali sono le nostre responsabilità di essere i tralci di questa Vite
che è Dio. Il legno del tralcio ha un pregio particolare, quello di essere
ponte di linfa, portare cibo al grappolo di uva. Come al tempo di Gesù, anche
oggi si corre nel rischio di essere falsi tralci, tralci che operano senza
tener conto del resto della vite, persone che credono di poter agire di testa
propria, che credono che solo con il loro operato si fa un determinato cammino.
Invece no, noi siamo solo strumenti nelle mani del Signore, strumento di
passaggio di quella linfa che è Lui, e per fare questo bisogna “rimanere in
Lui”, non abbandonare gli impegni assunti con il Signore e per il Signore, non
allontanarsi da Lui, permettere gi amarci e rimanere anche nel momento della
prova, essere un tralcio attaccato alla Vite.
La seconda parte del momento, tenuta dal ministro Ofs regionale, è stata strutturata più sul dibattito, e attraverso diversi sondaggi, si è cercato di capire quali sono i mali personali che ci impediscono di vivere la nostra responsabilità di essere gifrini come un servizio, o che mettono in discussione il nostro operato, e insieme anche le possibili cure. Dopo il momento di formazione le varie fraternità si sono recate in refettorio per consumare il pranzo a sacco mentre nel pomeriggio si sono tenuti i laboratori divisi per settori di servizio, affinchè ogni gifrino/terziario potesse migliorare il proprio compito di essere testimone di Cristo. Alle 17.00 ci siamo riuniti in chiesa x la conclusione, con la preghiera finale ed il mandato per tutti noi, affidata a Padre Leonardo Franzese, Provinciale della Provincia dei Cappuccini di Napoli- Caserta. Infine, la scuola regionale si è conclusa con il mandato ai consigli e ai referenti locali OFS-Gi.fra., che ha riassunto pienamente la nostra missione di gifrini e responsabili di fraternità: impegnarci “a portare frutti di opere buone così che le nostre fraternità diventino viva testimonianza della Sua volontà tra gli uomini del nostro tempo”. E’ stata un'esperienza molto proficua in cui scambi di idee e pensieri hanno contribuito ad aggiungere un nuovo tassello alla crescita spirituale e personale, posto come obiettivo della giornata. L'esperienza ci ha donato la possibilità di riflettere su noi stessi per poterci poi aprire alla dimensione dell'altro, perché il mondo ha senso solo se comprendiamo il bisogno del nostro prossimo.
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