lunedì 21 dicembre 2015
L'AVVENTO CHE NON TI ASPETTI
lunedì 7 dicembre 2015
IN VIAGGIO CON TE
La Santa Messa delle ore 20:00, presieduta da Fra Pietro Isacco e Padre Candido del Pizzo si è svolta normalmente fino all'omelia, durante la quale Fra Pietro ha invitato tutti i presenti ad essere cristiani sempre gioiosi e amorevoli verso il prossimo. Infatti è proprio sull'amore verso l'altro che ha voluto focalizzare l'attenzione, invitando i fedeli a guardare negli occhi la persona che sedeva loro accanto e a dirgli "TI AMO", proprio perché il Signore invita ad AMARE l'altro. Amare non è privazione, ma libertà, rispetto e sostegno per il fratello.
A seguire, il rito dell'Accoglienza dove nuovi gifrini si sono impegnati a vivere il cammino francescano.
Come ultimo gesto, Fra Pietro ha consegnato ad ognuno dei gifrini il tau, che San Francesco d’Assisi, per la somiglianza alla croce scelse come segno, tanto che esso occupò un posto rilevante nella sua vita come pure nei gesti. In lui il vecchio segno profetico si attualizza, si ricolora, riacquista la sua forza salvatrice ed esprime la beatitudine della povertà, elemento sostanziale della forma di vita francescana.
I gifrini hanno concluso questo momento gioioso ed intenso con i festeggiamenti insieme ai familiari e a tutta la comunità francescana, condividendo la gioia dell'essere fratelli con abbracci e con alcune riflessioni:
Rosanna: “Quest'anno ho rinnovato la Promessa per la quarta volta e ogni anno provo qualcosa di indescrivibile, ansia unita a gioia e responsabilità. Ansia perché si è agitati, responsabilità perché ci impegniamo a prenderci cura dei fratelli che il Signore ci ha messo e ci metterà accanto, gioia perché quando si tratta del Signore si è contenti a prescindere, è un porto sicuro dove la tempesta si trasforma in quiete, sempre! Rinnovare la Promessa è un po' come la Cresima, una conferma di ciò che si è fatto e che si continuerà a fare per il Signore e per i Fratelli”.
Auguro a tutti i gifrini un buon viaggio, con la speranza che il cuore sia il loro unico bagaglio e che ritorni ricolmo dei colori più belli delle loro emozioni. Auguro loro di godersi il cammino con la curiosità e la gioia di chi sta imparando a camminare, ma soprattutto di ricordare tutto quello che i loro occhi riusciranno a vedere.”
Il Signore anche quest'anno ci ha donato nuovi gifrini, intenti a intraprende insieme a noi con impegno e letizia il cammino francescano.
Se anche tu vuoi camminare insieme a noi e a San Francesco, ti aspettiamo ogni giovedì per l'incontro di formazione alle 20:30 presso la saletta OFS-Gifra al Convento San Francesco e Sant'Antonio e alla Santa Messa domenicale alle ore 19:00.
sabato 3 ottobre 2015
OFS E GIFRA CUSTODI DEL CREATO
giovedì 17 settembre 2015
Giornata per la Salvaguardia del Creato
"Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra madre terra..." cosi San Francesco lodava il Signore nel cantico delle creature per averci dato la madre terra che noi tutti abbiamo l'obbligo civile e morale di risperttare, custodire e preservare.
“Sono le menti a dare forma al mondo“, con questo slogan la Gioventù Francescana e l'Ordine Francescano Secolare di Cava de' Tirreni sono lieti di invitarvi a vivere una giornata all'insegna della salvaguardia del creato, domenica 20 settembre ore 9:30 presso il parco Schwerte.
Vi Aspettiamo!
lunedì 14 settembre 2015
CAMPO ESTIVO 2015: "IL SIGNORE MI DONO' DEI FRATELLI"
Fraternità: dono e prova, questo il tema che ha accompagnato noi giovani della Gioventù francescana di Cava de’ Tirreni nell’esperienza del campo estivo vissuta dal 20 al 23 agosto 2015 presso il Santuario della Madonna della Libera di Castellammare di Stabia.
Trattare il tema della fraternità appare sempre importante poiché rappresenta il nostro stile di vita; ci siamo chiesti se veramente essa è presente nella nostra quotidianità e che senso le diamo.
Punto di partenza una semplice frase: “Il signor mi donò dei fratelli”, tratta dal testamento di San Francesco, che racchiude in sé un immenso significato. Nel suo modo di esprimersi, il fraticello di Assisi lascia trasparire la sorpresa dinanzi alla venuta dei primi frati e al contempo ci manifesta quanto intimamente egli lo desiderasse.
Anche a noi il Signore dona dei fratelli, ce li pone accanto e ci chiede di accoglierli con i loro pregi e il loro difetti; ognuno possiede delle qualità uniche e diverse che permettono di completarsi nell’insieme della fraternità, così come San Francesco ricorda:
"... sarebbe buon frate minore colui che riunisse in sè la vita e le attitudini dei seguenti santi frati: la fede di Bernardo, che la ebbe perfetta insieme con l'amore della povertà; la semplicità e la purità di Leone, che rifulse veramente di santissima purità, la cortesia di Angelo, che fu il primo cavaliere entrato nell'Ordine e fu adorno di ogni gentilezza e bontà, l'aspetto attraente e il buon senso di Masseo, con il suo parlare bello e devoto; la mente elevata nella contemplazione che ebbe Egidio.." [cap. 85: FF 1782].
Vivere la fraternità ci mette anche alla prova: accogliere l’altro non è facile. L’altro è una sfida, si impone con la sua presenza, costringe a ripensare ai propri piani, ad allargare i confini fino ad abbatterli. La relazione con l’altro è difficile, anche quando quel fratello o quella sorella la conosciamo da sempre, a volte a causa di giudizi e pregiudizi che generano “conflitti” per l’affermazione del proprio io e del proprio spazio. La fraternità si offre come opportunità per ascoltare noi stessi e gli altri. Riscoprire l’altro ci rende disponibili all’incontro; attraverso la parabola del buon samaritano (Lc 10, 25-37) che ha compassione dell’uomo vittima dei briganti, che gli fascia le ferite, abbiamo ribadito che la fraternità non nasce dalla “selezione”, ma dall'accoglienza gratuita di coloro che ci sono stati donati: nella fraternità il fondamento della relazione non è l'elezione, ma l'accoglienza .
L'invito ad accogliere l’altro è stato ulteriormente sottolineato ascoltando ed evidenziando le frasi più significative della nota canzone "Benvenuto" di Laura Pausi.
"Benvenuto a chi sorride, a chi lancia sfide", perché ci aiutano ad uscire dai nostri schemi mentali chiusi e ad assumerci le responsabilità; "benvenuto a chi non cambierà mai e benvenuto a un musicista...agli accordi che diventano i miei", accogliere l'altro, provando le sue stesse emozioni e alleviando le sue sofferenze.
Giorni indimenticabili, trascorsi fra risate, momenti di preghiera, momenti di confronto, ascolto e dialogo.
Infine un’ultima riflessione sul senso della fraternità attraverso una piccola storia:
"Un giorno Padre Galaction pose questa domanda a un eremita che aveva incontrato per caso nella foresta: «Ditemi, Padre, quando verrà la fine del mondo?». E quel sant'uomo, sospirando rispose: «Lo vuoi sapere, Padre Galaction?... Quando non ci sarà più sentiero tra l'uomo e il suo vicino»”.
In queste parole troviamo una definizione del senso della vita fraterna: quando gli uomini pretenderanno di vivere dietro steccati egoistici, chiuderanno i cuori l'uno nei confronti dell'altro, si scorderanno l'amore, il servizio reciproco, la comunione, la vita si svuoterà di senso, il mondo sarà giunto alla sua fine.
La bellezza della fraternità sta proprio nella diversità che si trasforma in forza e non in difficoltà.
mercoledì 17 giugno 2015
“… Io ho scelto voi” - Capitolo Elettivo
venerdì 15 maggio 2015
Festa Regionale GiFra Campania e Basilicata - 2015 Pompei
martedì 12 maggio 2015
"Aggiungi un posto a tavola...che c'è un Fratello in più!"
venerdì 10 aprile 2015
Ripartire dal Cuore - Festa Diocesana dei Giovani
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Giovani del centro "Girasole" |
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Kantiere Kairos |
Conclusi i laboratori, al Teatro ci attendeva il gruppo “Kantiere Kairos” per dare inizio ad un concerto. Una rock band cristiana, formata da ragazzi comuni, ma con tanta voglia di testimoniare il Signore attraverso la modalità della musica, il linguaggio che più li rappresenta.
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Il Vescovo coi tanti giovani che hanno partecipato alla festa |
giovedì 2 aprile 2015
Mani tese verso il Mondo
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Noi Gifrini prima di entrare |
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Il carcere è nel Castello medievale di Eboli |